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Le Immersioni in Corrente (ultima parte)

Per noi subacquei è di fondamentale importanza conoscere gli orari delle maree per poter scegliere il momento più appropriato ad immergersi sia per evitare correnti troppo forti, sia per poter godere di una miglior visibilità. In particolare, infatti, durante la stasi di alta marea la visibilità tende ad essere migliore poiché l’acqua di flusso è in genere più pulita e meno ricca di sedimenti rispetto a quella di riflusso. Continua…

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Le Immersioni in Corrente (Seconda parte)

La “drift dive” è la vera immersione in corrente, dove cioè i subacquei si lasciano trasportare dal “fiume d’acqua” mentre la barca li segue dall’alto, osservando il movimento delle bolle in superficie.
Questa tecnica di immersione è molto frequente nei mari tropicali.
Nell’Indo-Pacifico, in Mar Rosso, ai Caraibi è praticamente la modalità più classica con cui si eseguono la maggior parte delle escursioni subacquee. Continua…

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Le Immersioni in Corrente (Prima parte)

Le correnti, se da un lato possono rendere l’immersione molto divertente, permettendo al sub di ammirare paesaggi sommersi trasportato senza sforzo dalla corrente stessa, in alcuni casi e per i meno esperti, possono tramutarsi in un non trascurabile fattore di stress.
Quando non ben organizzata e condotta, infatti, l’immersione in corrente può rivelarsi una delle attività più faticose nella subacquea e non del tutto scevra da rischi. Continua…

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Immergersi Nei Meandri Sommersi (Ultima parte)

Ben più impegnativa risulta invece l’immersione in grotta propriamente detta, cioè quella che viene condotta oltre la zona luminosa di una cavità, quando il punto di entrata o la luce da esso proveniente non sono più visibili. In questi casi, il rischio di disorientamento è sicuramente più elevato, come pure quello di provare una più o meno intensa sensazione di angoscia data dalla consapevolezza di trovarsi sommersi in un luogo chiuso e assolutamente buio… leggi tutto.

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Immergersi Nei Meandri Sommersi ( seconda parte)

Intrigante, affascinante, ma anche insidiosa… come ci si immerge dunque correttamente in una grotta? Dobbiamo innanzitutto distinguere due tipi di immersione: in caverna ed in grotta propriamente detta. L’immersione in caverna, alla portata di tutti i subacquei tranquilli e con un po’ di esperienza, è condotta entro la zona luminosa della grotta, cioè quella parte da cui la luce naturale che illumina l’entrata sia sempre visibile.
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Immergersi Nei Meandri Sommersi

Le grotte costituiscono ambienti alquanto peculiari ed offrono habitat biologici e geologici a sé stanti, in grado di risvegliare l’interesse anche dei subacquei più esigenti; a tutto questo inoltre va aggiunta l’emozione di introdursi in stretti passaggi per poi sbucare magari sotto un’ampia volta costellata di stalattiti e stalagmiti, o di scorgere dal buio più assoluto il tenue chiarore di raggi di luce che filtrano da fessure comunicanti con l’esterno, o di riemergere in uno specchio d’acqua interno per godersi la sua trasparenza cristallina ed il silenzio interrotto da saltuari sgocciolii…continua

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UN NUOVO PESCE CHIAMATO SUB (2)

I contatti accidentali sono, tra l’altro, quelli che più frequentemente provocano ferite ai subacquei stessi; il fatto di indossare mute intere e guanti spesso ci evita gran parte di questi inconvenienti, ma è importante essere comunque consapevoli del rovinoso effetto della nostra pesante mole su di una morbida gorgonia o su di un piccolo spirografo! […]

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UN NUOVO PESCE CHIAMATO SUB

Il Mare Nostrum, soprattutto dagli anni ‘60 in poi, ha dovuto subire soprusi di ogni genere, diventando ricettacolo di rifiuti urbani ed industriali.
Inoltre lo sviluppo scriteriato e non pianificato del turismo, la presenza delle navi cisterna con le loro scie di sostanze inquinanti, dal petrolio al materiale radioattivo, lo sfruttamento sistematico del patrimonio ittico, costituiscono minacce inquietanti per il futuro di questo mare…
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Ma che freddo fa…

Ora che l’autunno ha ormai preso il posto dell’estate, per gli appassionati subacquei che non intendono interrompere le proprie attività è giunto il momento di fare i conti con la solita insidia che man mano, con l’avvento dell’inverno, si avvicina: il freddo…

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Immergersi alle varie profondità parte 4

Attualmente un’immersione si definisce profonda già quando vengono superati i 18 metri.
Anche se è vero che passare da 18 a 20 metri la differenza non è poi molta, incomincia invece ad essere significativo arrivare fino ai 30 metri, limite che viene raccomandato come massimo durante i corsi di secondo livello…

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