Archive | novembre, 2012

La Ricompressione Terapeutica Ultima parte

Dalle varie ricerche svolte nel corso degli ultimi anni e dalle indicazioni che ne scaturiscono, viene sicuramente considerato valido da tutti gli studiosi il supporto terapeutico immediato con ossigeno al 100% al primo comparire dei sintomi, mentre già si organizza il trasporto del paziente alla camera iperbarica.

Bisognerà poi mantenere la temperatura corporea, monitorare il paziente e, se cosciente, si possono somministrare liquidi (acqua, succo di frutta, bevande con elettroliti bilanciati)…continua

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Paguri

Esistono due famiglie di paguri: i Diogenidi, con chele uguali o più sviluppata quella sinistra, e i Paguridi, con chela destra più grande. Il paguro è rappresentato da centinaia di specie. Le moltissime specie si possono trovare in tutti i mari.
A differenza dei suoi simili come granchi e gamberi, il paguro non è protetto dal carapace e il suo addome è molle. Per questo motivo è costretto a vivere, praticamente dalla nascita, all’interno di conchiglie morte… continua

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Sphyraena Barracuda

La famiglia Sphyraenidae comprende 26 specie di pesci carnivori riuniti nell’unico genere Sphyraena, comunemente conosciuti come Barracuda ed appartenenti all’ordine Perciformes. I barracuda popolano tutti i mari tropicali, in particolare il Mar dei Caraibi, ma sono presenti anche nell’Atlantico occidentale e nel Mar Mediterraneo. Hanno una meritata reputazione di predatori insaziabili e feroci e, come gli squali, alcune specie di barracuda hanno fama di essere pericolose. Continua…

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Cerianthus

Il Cerianthus è un genere di celenterati antozoi appartenente alla famiglia dei Cerianthidae. La sua forma tipica ne fa uno fra invertebrati marini più affascinanti.
Alcune delle specie più grandi possono raggiungere i 65 cm di altezza.
Se ne possono trovare sia in acque basse che in acque più profonde. Nel primo caso il cerianthus risulta fortemente infossato nel terreno ed emerge solo con la chioma ben distesa ed in movimento, nel tentativo di catturare prede e per evitare di essere sepolto dai detriti o dalla sabbia portata dalle onde; a profondità maggiori invece, ove il fondo è calmo e non si risente dell’effetto delle onde, il corpo è più visibile ed emerge di almeno una ventina di centimetri. Continua…

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Granchio porcellana (Neopetrolisthes maculatus)

I Granchietti porcellana (Neopetrolisthes maculatus), noti anche con i nomi Granchio simbionte o Granchio dell’attinia ed in inglese Porcelain crab, sono crostacei decapodi della famiglia Porcellanidae. In realtà non sono veri granchi, ma hanno diverse affinità con i paguri (Decapodi Anomuri).
Questa specie si diffonde in tutta l’area dell’Indo-Pacifico; il carapace ha dimensioni medie che si aggirano sui 2-3 cm. ma gli individui più grandi possono raggiungere anche i 7 cm.
Vivono in associazione con grandi anemoni dei generi Cryptodendrum, Entacmaea, Gyrostoma, Heteractis e Stichodactyla, dove trovano rifugio tra i loro tentacoli mimetizzandosi il più possibile. Continua…

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Manta Ray (Manta birostris)

La manta gigante (Manta birostris), uno stupendo pesce cartilagineo, è il più grosso di tutti i raiformi. La dimensione, per gli esemplari più grandi, è compresa tra i 5 ed i 7 metri di larghezza e può pesare anche più di 2 tonnellate. Detta anche razza cornuta o manta gigante, la manta appartiene alla famiglia dei Mobulidi, i cosiddetti diavoli di mare, e vive nelle acque tropicali, calde e temperate di tutti gli oceani, lontano dalle coste ma pochi metri sotto la superficie. Si può trovare nell’Atlantico tropicale, nel Pacifico orientale e in alcune zone dell’Oceano Indiano. Vive in mari caldi, e raramente si porta al largo. Continua…

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IMMERGERSI OLTRE I 40…ANNI (Ultima parte)

Mantenersi attivi ed in esercizio è sicuramente uno dei modi per rallentare il processo di invecchiamento e ridurre il rischio cardiovascolare ed anche se si è stati per lungo tempo piuttosto sedentari c’è ancora la possibilità di riprendersi e migliorare, evitando di esagerare all’inizio del programma ma mantenendosi poi costanti nel fare esercizio.
Se si è in buone condizioni di salute non ci sono controindicazioni all’attività subacquea neanche dopo gli 80 anni, tuttavia è bene sottoporsi ad una visita specifica una volta all’anno, con particolare riguardo per la funzionalità cardiaca sotto sforzo.

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IMMERGERSI OLTRE I 40…ANNI (Prima parte)

Coloro che hanno ormai varcato la soglia degli “anta” si saranno man mano accorti, chi più chi meno, chi un po’ prima chi poco dopo, che qualcosa piano piano sta cambiando nelle proprie performances… Pur non avendo la definita sensazione di stare invecchiando, già si incomincia ad avvertire che i 20 anni sono ormai passati e bisogna fare i conti con tutta una serie di adattamenti del nostro corpo (anche se nella mente restiamo sempre più che giovani) al passare del tempo.
Se in superficie ci siamo accorti di alcuni cambiamenti, viene logico domandarsi se e quanto l’avanzare dell’età possa influire sul nostro essere subacquei, se esistono dei limiti o delle controindicazioni alla subacquea per coloro che proprio giovani giovani non sono più. Vai all’articolo.

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UN NUOVO PESCE CHIAMATO SUB (2)

I contatti accidentali sono, tra l’altro, quelli che più frequentemente provocano ferite ai subacquei stessi; il fatto di indossare mute intere e guanti spesso ci evita gran parte di questi inconvenienti, ma è importante essere comunque consapevoli del rovinoso effetto della nostra pesante mole su di una morbida gorgonia o su di un piccolo spirografo! […]

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UN NUOVO PESCE CHIAMATO SUB

Il Mare Nostrum, soprattutto dagli anni ‘60 in poi, ha dovuto subire soprusi di ogni genere, diventando ricettacolo di rifiuti urbani ed industriali.
Inoltre lo sviluppo scriteriato e non pianificato del turismo, la presenza delle navi cisterna con le loro scie di sostanze inquinanti, dal petrolio al materiale radioattivo, lo sfruttamento sistematico del patrimonio ittico, costituiscono minacce inquietanti per il futuro di questo mare…
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