Un paradiso ormai perduto.
La fine di un sogno.
La distruzione di un habitat rarissimo se non forse unico.
La mia cara Malapascua non esiste quasi più, rasa al suolo dal tifone che l’8 novembre ha flagellato le Filippine spazzando via con sé migliaia di vite umane in un turbinio di acqua, raffiche e macerie.
Un trafiletto dell’Ansa del 12/11:
“Malapascua Island. E’ una piccolissima isola popolare tra gli appassionati di sub. ”Haiyan” l’ha devastata: ha distrutto case, resort, alberghi. Decine di imbarcazioni sono state ritrovate sulle cime degli alberi. Non e’ chiaro quante persone siano rimaste uccise”.
Non ho parole.
Per un logorroico è una cosa disarmante.
Solo in altre due occasioni mi era capitato di far fatica a descrivere il mio stato d’animo: lo sbiancamento dei coralli alle Maldive del 1997 e la sistematica distruzione, sopra e sotto, di Sharm, luoghi a me molto cari per averci lavorato a lungo e vissuto momenti ed avventure che rimarranno indelebilmente impressi nel mio animo.
Ma almeno lì non c’erano state perdite di vite umane e non avevo alcuna remora nel piangere la scomparsa di una delle cose per me più care al mondo: l’habitat sommerso.
Ora invece mi sembra di fare un torto a tutti coloro che hanno perso i propri cari.
Per fortuna Angelina, Riccardo, Silvia, Andrea, Vittorio, gli amici che a Malapascua erano andati a vivere una vita diversa, più a “misura umana”, stanno bene.
I loro sacrifici per crearsi una realtà alternativa hanno subìto un duro colpo ma sono forti, è gente in gamba e già all’opera per risistemare tutto come prima e ci invitano a tornare per contribuire alla rinascita economica e sociale dell’isola.
Spero solo che gli squali volpe di “Monad Shoal”, i pesci mandarino di ”Lighthouse” ed i cavallucci pigmei di”Gato” riescano a fare altrettanto, ma questo può essere solo un motivo in più per tornare ad indagare di persona.
Ciao Sergio.
Malapascua si sta riprendendo e abbiamo bisogno di turisti affinchè l’isola possa tornare come prima dell’8 novembre 2013: il turismo crea lavoro e quindi soldi a Malapascua, è il modo migliore per aiutare tutti. Il Tepanee Beach Resort non è mai stato chiuso, abbiamo avuto clienti che sono rimasti con noi dopo il passaggio del tifone, per aiutare e sostenere l’isola. Le nostre camere ed il ristorante nella nostra spiaggia privata sono pronti per accogliervi, con il solito livello di standard del Tepanee Beach Resort. Il mare è bello come prima del tifone, alcuni diving sono aperti e le immersioni subacquee sono sempre una meraviglia.
Per favore, aiutaci a riportare il nostro piccolo paradiso allo splendore di prima del tifone.
Grazie.
Ciao.
Silvia