Bonaire Antille Olandesi

 

 

Bonaire, il Paradiso delle Immersioni da Riva

 No, le targhe delle auto non sono affatto una trovata pubblicitaria dell’ufficio turistico, Bonaire è davvero il paradiso delle shore dives (immersioni da riva).

Lungo i suoi circa 346 chilometri di costa sono accuratamente segnalati oltre 40 bei siti di immersione.

Bonaire è la meno popolata e meno sviluppata delle Antille Olandesi, note anche come “Isole ABC” (Aruba, Bonaire e Curaçao) ma rispetto ad Aruba e Curaçao, le due sorelle più grandi e d’influenza latina, è decisamente all’avanguardia nella conservazione del patrimonio naturale.

Il suo Parco Marino risale al 1979 e protegge tutte le acque che circondano l’isola e Klein Bonaire, un isolotto di 600 ettari posto proprio di fronte alla capitale Kralendijk (che in olandese significa barriera corallina), una sonnolenta cittadina di 8.500 abitanti con le abitazioni dipinte a colori pastello la cui strada principale non è lunga più di cento metri e che i residenti chiamano semplicemente la ‘Playa’.

L’Ambiente

L’isola misura 38 km da nord a sud e circa 8 km di larghezza massima ed è situata a 12º15’di latitudine Nord e 68º45’di longitudine Ovest,72 km a nord del Venezuela, venendosi così a trovare completamente al di fuori della zona battuta dagli uragani.  La temperatura è in media di 27°C lungo tutto l’anno e, non essendovi una vera e propria “stagione delle piogge”, il grado di umidità è tollerabile. Anche se vi è una certa presenza di zanzare (molto attive di notte, al mattino presto ed al tramonto), risulta nel complesso una località piacevole e molto rilassante. Le uniche attività di rilievo sono infatti il windsurf sulla costa orientale, battuta dai venti costanti, e la subacquea lungo quella invece a ridosso dai venti, ad occidente.

Prima di essere scoperta dal popolo con maschera e pinne l’isola poteva vantarsi solo della produzione del sale e ancora adesso pone limiti molto severi allo sviluppo turistico.  A Bonaire non vi sono veri e propri resort turistici come nelle più note isole caraibiche, ma solo alcuni alberghi di lusso e residence, per il resto vi sono una miriade di graziose camere in affitto, spesso gestite dai diving stessi o dagli abitanti del posto.

Come arrivarci

Con i suoi 12.000 abitanti e gli oltre 60.000 visitatori all’anno, dei quali circa la metà subacquei, per arrivarvi non vi sono voli charter, anche se Bonaire si raggiunge facilmente dai Paesi Bassi: l’ALM e la KLM offrono più voli settimanali con partenza da Amsterdam. Dagli Stati Uniti l’America Airlines collega New York e Aruba, da dove parte una coincidenza della Air Aruba per Bonaire. L’Air Aruba e l’ALM dispongono di collegamenti con Newark, Atlanta e Miami. Dal Sud America ci sono voli diretti da Caracas ed, in zona, Bonaire è collegata, sempre per via aerea, con Curaçao, Aruba, la Giamaica e St Maarten. Dai maggiori aeroporti italiani la KLM fa in modo che vi siano le adeguate coincidenze con le partenze da Amsterdam. Per motivi di sicurezza doganale (a causa della vicinanza con la Colombia ed il Venezuela) non esiste un servizio regolare di traghetti da e per l’isola, per cui l’unico mezzo per giungervi o andar via è l’aereo. Per questo motivo quindi, dal punto di vista della sicurezza subacquea, Bonaire potrebbe essere considerata un luogo remoto di immersioni, ma fortunatamente sull’isola è disponibile una camera iperbarica perfettamente funzionante.

Le Immersioni 

Si stima che Bonaire sia attualmente frequentata, mediamente, da oltre 30.000 subacquei l’anno, provenienti in maggioranza dagli Stati Uniti e dall’Europa, che effettuano ciascuno una media di almeno due immersioni al giorno, grazie sia ai siti di immersione facilmente raggiungibili da riva ed opportunamente segnalati, sia alla formula “aria illimitata” proposta dai diving locali e cioè il noleggio giornaliero di tutte le bombole che si desiderano ad un costo decisamente ragionevole (circa 15 euro).

In tal modo chiunque abbia un brevetto riconosciuto a livello internazionale e che possa dimostrare con un loogbook di avere almeno un po’ di esperienza, può prelevare il numero di bombole che ritiene più opportuno ed andare ad immergersi in uno degli oltre 40 siti sparsi lungo la costa occidentale dell’isola in totale autonomia, anche se ovviamente non mancano le guide e gli istruttori, per cui è possibile effettuare immersioni guidate o dalla barca, soprattutto sull’isoletta di Klein Bonaire.

All’aeroporto vi sono numerose agenzie che noleggiano pick-up (il mezzo di locomozione più utilizzato nell’isola) proprio per facilitare il trasporto di bombole ed attrezzature subacquee su e giù dai diving ai siti di immersione.

Si guida a destra e le patenti europee sono valide ma, per poter noleggiare un’auto, occorre avere almeno 21 anni ed essere in possesso di una carta di credito.

La mancanza di forti correnti, la presenza della barriera corallina che digrada dolcemente, priva di pareti profonde ed il facile accesso da riva fa sì che la maggior parte delle immersioni siano praticabili praticamente da tutti.

Ovviamente qui non mancano i relitti; il più noto è l’Hilma Hooker, un piccolo cargo il cui carico di marijuana ne decretò l’affondamento, visto che i doganieri confiscarono la merce e colarono a picco l’imbarcazione, che ora giace ad una profondità di circa 28 metri.

La caratteristica principale dell’Hilma Hooker è la presenza di enormi tarponi che l’hanno eletta a loro abitazione.

Klein Bonaire

E’ un’isoletta disabitata che dista pochi minuti di barca da Kralendijk. Circondata da barriere coralline, è nota soprattutto per le sue spiagge di sabbia bianca e per gli splendidi fondali adatti alle immersioni.

Grazie  ai suoi uccelli marini ed alle sue tartarughe, Klein Bonaire è una delle due zone della regione protette dalla Convention on Wetlands of International Importance.

In conclusione, le targhe delle auto noleggiate non sono una trovata dell’ufficio turistico; Bonaire ha davvero le acque migliori della zona, gran parte delle quali comprese nel parco marino protetto che ne circonda le sponde.

Questa isoletta arida a forma di boomerang è un paradiso per chi ama nuotare e andar sott’acqua, ma qui non bisogna chiedere altro: la vita scorre molto più tranquilla di qualsiasi altra località caraibica ed alla sera, oltre ad una bella immersione notturna, c’è davvero ben poco da fare…




 

 

 

About Sergio Discepolo

Giornalista pubblicista, Underwater photographer, filmaker, freelance. Un passato (lontano) da Marketing Manager nel settore farmaceutico, poi una vita dedicata al mare o, meglio, il mare che mi ha fatto vivere la vita...

2 Responses to Bonaire Antille Olandesi

  1. where is aruba on the world map 11 novembre 2012 at 12:19 #

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