Paguri

I Decapodi sono un ordine di crostacei della classe Malacostraca, caratterizzati dalla presenza di 10 zampe. Sono provvisti di un ampio e robusto carapace, che ricopre tutto il torace e possiedono delle antennule.

I Malacostraci rappresentano la classe più numerosa e più evoluta dei Crostacei. Esistono due famiglie di paguri: i Diogenidi, con chele uguali o più sviluppata quella sinistra, e i Paguridi, con chela destra più grande. Il paguro è rappresentato da centinaia di specie. Le moltissime specie si possono trovare in tutti i mari.

A differenza dei suoi simili come granchi e gamberi, il paguro non è protetto dal carapace e il suo addome è molle. Per questo motivo è costretto a vivere, praticamente dalla nascita, all’interno di conchiglie morte. Come tutti i crostacei, per accrescersi i paguri compiono delle mute. Tuttavia per loro questo non è sufficiente, in quanto il loro accrescimento è obbligatoriamente vincolato al tipo di rifugio che riescono a trovare: per potere aumentare di dimensioni, infatti, devono spesso cambiare conchiglia, scegliendo, possibilmente, quelle più grandi e leggere. La leggerezza della conchiglia è comunque un parametro che considerano con cautela, poiché le conchiglie più sottili sono più facili da trasportare ma anche più facili da frantumare da parte di un eventuale predatore. Il volume delle strutture utilizzate è invece un parametro particolarmente importante per le femmine durante il periodo riproduttivo, in quanto spesso determina il numero di uova che esse possono produrre Non sono rari i casi in cui i paguri ricoprono la propria “casa” con strutture mimetiche o di difesa, come spugne o celenterati. Questa particolare convivenza tra specie diverse è definita simbiosi. In particolare, la convivenza tra la spugna e il paguro assicura benefici ad entrambi (si parla, in questo caso, di protocooperazione): le cellule urticanti dell’attinia proteggono il paguro dai nemici, mentre l’attinia può ottenere resti di cibo che il suo ospite disperde nell’acqua e spostarsi sfruttando il movimento del paguro (solitamente le attinie vivono fisse in un punto). Talvolta questa convivenza è così spinta, che alcune specie di paguro possono vivere solo con determinate specie di attinie.

Le dimensioni del paguro sono limitate e, comunque, variano con la specie. Ad esempio, il Pagurus arrosor è lungo circa80 mm.

Dardanus arrosor È un paguro di grandi dimensioni (carapace fino a 6 cm), rosso, con una peluria gialla e che vive da 20 a oltre 500 m di profondità. I chelipedi sono, come i pereiopodi, dentati anteriormente e pelosi. Gli occhi sono scuri e i peduncoli oculari presentano striature bianche. La chela sinistra è più grossa della destra. Paguristes eremita Presenta dimensioni del carapace che non superano i 2 cm, chelipedi simili, con punte inspessite nere, e una caratteristica macchia violacea al loro interno. Il colore generale è rossiccio, gli occhi sono azzurro pallido e i peduncoli oculari giallo-arancio. Vive spesso su fondi molli, dove occupa conchiglie ricoperte da spugne o da celenterati. Le spugne appartengono spesso al genere Suberites e, come i clionidi che appartengono al loro stesso ordine, sono in grado di sciogliere i carbonati.

Clibanarius erythropus È un paguro di colore marroncino, che presenta macchie azzurre sui chelipedi e pereiopodi striati di rosso, blu o bianco. I peduncoli oculari sono rossi e gli occhi spesso chiari. È frequente lungo le coste rocciose e nelle praterie di Posidonia.

Diogenes pugilator È tipico di fondali sabbiosi. Presenta un colore simile alla sabbia, chelipedi asimmetrici, con il sinistro più grosso del destro e più sviluppato nei maschi rispetto alla femmina. Tale arto viene infatti utilizzato dai maschi soprattutto durante il periodo riproduttivo, per difendere la femmina conquistata e che nel mentre viene trattenuta per la conchiglia con la chela più piccola. Trascorrono molto tempo sotto la sabbia filtrando acqua continuamente, sia per ossigenare le branchie sia per raccogliere alimenti in sospensione.

Calcinus tubularis È un paguro piccolo e molto colorato. Il chelipede sinistro è più grosso del destro, la loro colorazione è rosso acceso, la parte terminale dei pereiopodi è striata bianca e rossa con la punta scura. I peduncoli oculari sono rossi e molto lunghi, il carapace non supera i9 mm. È possibile incontrarlo soprattutto durante una decompressione in parete, mentre si affaccia da tubi di vermetidi o serpulidi. Solitamente sono le femmine a condurre la vita sedentaria, mentre i maschi vagano normalmente all’interno di conchiglie. Rari d’inverno e frequenti d’estate, sembra compiano migrazioni verticali stagionali.

Pagurus prideaux Vive su svariati tipi di fondale, fino a 400 m di profondità. Il carapace è lungo circa 14 mm, i chelipedi giallo-arancio sono senza spine, la chela destra è convessa con una piccola sporgenza laterale, e piccoli tubercoli uniformemente distribuiti. Gli occhi sono scuri con peduncoli oculari arancioni. La sua caratteristica principale è l’associazione con l’anemone Adamsia palliata, che mantiene i propri tentacoli sulla parte ventrale della conchiglia occupata.

Pagurus anachoretus Presenta la chela destra piatta, liscia e pelosa; il carapace è lungo circa 10 mm. Se il colore è rosso mattone, le tre linee laterali che lo contraddistinguono sono azzurre o rosso acceso, se il colore è giallino, le linee sono rosse e blu. È frequente nelle praterie di Posidonia, ma si trova anche sino a100 m di profondità.

Cestopagurus timidus È un piccolo paguro (carapace di 4-5 mm), molto abbondante nelle praterie di Posidonia o nelle biocenosi ad alghe fotofile su fondi rocciosi, spesso vive all’interno di conchiglie del genere Bittium. La chela destra presenta una caratteristica protuberanza che permette di distinguerlo da altre specie simili. Il colore è solitamente arancione. Durante il periodo riproduttivo (primavera) sembra che tale specie compia delle migrazioni verticali, scendendo più in profondità di qualche metro.

About Sergio Discepolo

Giornalista pubblicista, Underwater photographer, filmaker, freelance. Un passato (lontano) da Marketing Manager nel settore farmaceutico, poi una vita dedicata al mare o, meglio, il mare che mi ha fatto vivere la vita...

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