Madrepora gialla (Leptopsammia pruvoti)

Argentario, Italia 1999

Il madreporario solitario giallo o  madrepora gialla (Leptopsammia pruvoti ) è un esacorallo della famiglia delle Dendrophylliidae.

Il termine ‘solitario’ è usato in contrapposizione al termine ‘coloniale’, che identifica organismi che vivono raggruppati e che sono tra loro fisicamente connessi da tessuti o strutture comuni esterni.

Nel caso del Leptopsammia pruvoti, invece, ogni animale è ben separato dagli altri polipi e per questo viene, appunto, chiamato ‘solitario’.

Quest’organismo è presente nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico orientale. Normalmente preferisce vivere in ambienti con poca luce, in grotte o ambienti in penombra (i cosiddetti ambienti sciafili), predilige i fondali rocciosi esposti alla corrente, spesso in presenza di coralligeno, in fenditure o grotte poste tra i 3 e i 70 metri di profondità.

Forma colonie incrostanti di colore da giallo ad arancio intenso, di massimo 8 centimetri di altezza.

I polipi sono solitari, anche se frequentemente si trovano numerosi esemplari a breve distanza, e posseggono tentacoli traslucidi, urticanti.

Vivono all’interno di un corallite con scheletro di forma cilindro-conica.

Spesso vive associato al Corallium rubrum ed alla Paramuricea clavata.

Si nutre di plancton che cattura con i tentacoli dopo averli paralizzati con gli cnidociti.

La riproduzione avviene in modo sessuato a fecondazione incrociata con sessi separati e ovoviviparità.

Leptosammia

Leptopsammia pruvoti

Nella varietà arancio intensa può essere scambiato con il Parazoanthus axinellae, che ha forma e colorazione simili ma presenta colonie più numerose e meno isolate ed i cui polipi, oltre ad essere più esili, sono molto più ravvicinati poiché forma colonie vere e proprie.

Parazoanthus axinellae

Parazoanthus axinellae

 

 

About Sergio Discepolo

Giornalista pubblicista, Underwater photographer, filmaker, freelance. Un passato (lontano) da Marketing Manager nel settore farmaceutico, poi una vita dedicata al mare o, meglio, il mare che mi ha fatto vivere la vita...

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