Nitrox: Quando e Perché
Riassumendo, valutati i pro ed i contro, può essere conveniente immergersi con il Nitrox?
A questo quesito non c’è una risposta definitiva: il tutto dipende dalla frequenza con la quale ci immergiamo, dal tipo di immersioni in programma e dal tipo di miscela Nitrox prescelta.
In parole povere: se il nostro scopo è soltanto quello di prolungare il tempo di fondo, solo in alcune ben determinate circostanze trarremo vantaggi dall’impiego di questa tecnica (e cioè in quelle “immersioni quadre” effettuate su di un fondale piatto o su un relitto a profondità comprese tra i 30 e i 39 mt. a seconda del tipo di EAN utilizzato), poiché a profondità inferiori si finirebbe l’aria prima di raggiungere i limiti di non decompressione mentre a profondità maggiori il rischio di tossicità da ossigeno risulterebbe troppo elevato.
Se invece lo scopo è quello di aumentare la sicurezza in acqua riducendo la possibilità di comparsa di MDD (soprattutto in chi ritiene di essere un soggetto a rischio per motivi di età, fumo, soprappeso e patologie concomitanti o perché si vogliono compiere molte immersioni, ripetitive e/o riavvicinate nel tempo), l’idea di utilizzare il Nitrox va presa seriamente in considerazione, in particolare se questo sarà poi usato con le normali tabelle o con computer subacquei tarati sull’impiego di aria.
PRO |
CONTRO |
minori intervalli di superficie |
maggiori controlli pre-immersione |
tempi di fondo maggiori
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necessità di non superare assolutamente le profondità previste |
ripetitive prolungate |
maggiori costi rispetto all’ARA |
maggior sicurezza se usato con tabelle o computer tarati ad aria |
tossicità dell’ossigeno sul SNC in profondità |
possibilità di riduzione di narcosi d’azoto |
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possibilità di riduzione della spossatezza post-immersione |
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possibilità di riduzione del rischio di MDD |
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